“Una mattina Annabelle trova una scatola che contiene un filo di mille colori e comincia a intrecciare maglioni per tutti. Piano piano la grigia città in cui vive e i cuori degli abitanti si trasformano…”.
Filo magico è un delicatissimo e poetico libro di Mac Barnett meravigliosamente illustrato da Jon Klassen, edito da Terre di Mezzo, al cui titolo e significato simbolico è ispirata la proposta progettuale selezionata nell’ambito del programma di implementazione del LEPS – P.I.P.P.I. a valere sul PNRR Missone 5 “Inclusione e Coesione”.
La storia è pregna di simbologie riconducibili a diversi aspetti e dimensioni che pure attraversano l’idea progettuale: cucire e ricucire emozioni, processi e relazioni è l’obiettivo principale delle azioni sperimentali messe in campo dal progetto “Il filo magico” promosso dal Comune di Potenza – U.D. Servizi alla persona, in partenariato l’ATS Marmo Platano-Melandro, realizzato in co-progettazione con il Consorzio CS – Cooperazione e Solidarietà, in collaborazione con le cooperative sociali Il Melograno e Lithodora, affiancate da una rete di sostegno di realtà sociali attive nei territori di riferimento.
L’acronimo P.I.P.P.I., com’è risaputo, si ispira alla resilienza di Pippi Calzelunghe come metafora delle risorse dei bambini nell’affrontare le situazioni avverse della vita. La vulnerabilità, in senso lato, è definita come una condizione sociale multidimensionale e complessa che include e genera avversità sociali, familiari, emotive che mettono i bambini e i ragazzi a rischio di non essere in grado di raggiungere il loro pieno potenziale di sviluppo. P.I.P.P.I. risponde alla multidimensionalità del problema con la multidimensionalità dell’intervento, ossia centrando l’attenzione sull’opportunità di generare ecosistemi in grado di tenere in ampia considerazione la prospettiva dei genitori e dei bambini stessi nel costruire l’analisi dei bisogni, per articolare in modo innovativo e personalizzato le pratiche di intervento intorno ai bisogni emersi.
In coerenza e in sintonia con la visione eco-sistemica e olistica proposta da P.I.P.P.I. il progetto “Il Filo magico” propone un approccio globale e integrato alla persona, ai bambini e alle bambine, ai genitori. Tale approccio risulta praticabile in un contesto operativo che guarda al valore di ogni persona come fine e mai come mezzo, al di fuori di ogni strumentalità, che si regge sul principio dell’educabilità umana, dell’imprescindibilità dei processi di partecipazione, basati sul dialogo e l’ascolto dei bambini, delle bambine e delle loro diverse figure genitoriali.
L’obiettivo principale del progetto è quello di rispondere al bisogno di ogni bambino di crescere in un ambiente stabile, sicuro, protettivo e stimolante, contrastando attivamente l’insorgere di situazioni che generano disuguaglianze sociali, dispersione scolastica, allontanamenti inappropriati, attraverso interventi rivolti alle famiglie e alle comunità, quali:
- Attivazione di equipe multidisciplinari;
- Spazi di incontro e relazione per genitori e figli insieme;
- Musicoterapia;
- Laboratori di educazione emozionale;
- Giochi cooperativi;
- Orticoltura e apicoltura didattica;
- Attività artistiche;
- Vicinanza solidale e animazione di quartiere e di comunità;
- Partenariati con le scuole con proposte di attività teatrali, cineforum, laboratori di didattica ludica e visite guidate al museo.
Si può seguire lo sviluppo del progetto sulla pagina facebook dedicata: Il filo magico
Per maggiori informazioni: 0971/415724